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La luna illuminava i tetti di un villaggio disegnato tra le nuvole di una montagna, dove tante piccole anime, respirando lo scandire delle stagioni sognavano, inosservate, di amarsi l’un l’altra.
Il tempo trascorreva mite nel villaggio tra le nuvole e la fantasia delle piccole anime finiva in quell’orizzonte di luce di latte che la circondava.
Anche la vita era quieta, tuttavia le piccole anime non riuscivano ad entrare in armonia tra di loro perché le parole diventavano suoni solo tra chi si assomigliava, ma si assottigliavano come stelle filanti se si fossero donate ad emozioni per qualcosa di diverso.
Ma, un giorno, una magia inaspettata attraversò quel villaggio e tutte le piccole anime si aprirono in un sonno profondo senza che fosse concesso loro di svegliarsi mai più. La magia che confondeva le stagioni non permise al tempo di segnare i corpi delle piccole anime e, queste, era come se non avessero più età.
Quell’incanto veniva da molto lontano,, veniva da un luogo dove tutto era permesso a tutti senza che i confini della realtà ne turbassero i
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desideri purchè, questi, non lasciassero malinconie nel cuore e nei sorrisi.La magia attraversò i vicoli come l’alito di un bambino, colorando di indaco le piccole anime che non potevano pensare nuovi pensieri.
Così, scivolando sulle cose e sulle pietre delle vecchie case portò via tutte le tristezze che si erano spente nella luce di latte, lasciando in quel posto solo l’incanto di attese non
sperate.
Adesso chiunque poteva scegliere di farsi segnare dalla magia inaspettata che aveva attraversato il villaggio delle piccole anime che sognavano nella solitudine della luce di latte di donarsi senza lasciare malinconie nel cuore e nei sorrisi.
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