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il bambino 
Un giorno un bambino si guardò intorno ed intorno a lui c’era tanto buio. Si sorprese per ciò che non vedeva più; i suoi occhi erano ancora tanto pieni delle cose che aveva accarezzato fino al giorno prima e, fra esse, la cosa più bella che gli era capitato di incontrare da quando lui ricordava. 
Allora chiuse ferocemente i pugni, ma in quel modo gli occhi si serrarono di più e il buio diventò ancora più buio. Si disperò e urlò che qualcuno lo aiutasse. Ma gli altri che lui non vedeva, avevano la luce e non sentivano il bisogno di aiutarlo. 
Passò del tempo e quando dimenticò i colori che conosceva, il buio ed il silenzio gli apparvero più dolci. Ed il buio non era così indefinito. Allora disegnò per la sua mente i profili che voleva e che amava di più. Così  dipinse per sé degli occhi ed immaginò che volessero parlargli. Erano grandi, senza corpo e più delicati del velluto nero. 
Poi apparve la luna, il silenzio lo penetrò e ricominciò a sentire il piacere di pensare. Si guardò intorno raccontandosi  le cose che vedeva accarezzando quei grandi occhi di velluto.