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schiuma di mare 
Un  giorno, un Cavaliere, tanto nobile quanto solitario, stanco della sua età, aveva deciso di smettere di fare il cavaliere, perchè tutto ciò che aveva avuto dalla sua vita, sebbene gli fosse costata tanta fatica, si dissolveva come nebbia all'orizzonte all'apparire del sole e non riusciva a tenere niente per sè.. 
Il Cavaliere era così deluso che non trovava neanche una strada che lo conducesse dove pensava di poter riposare per racccontarsi le mille avventure che, per quanto gli avessero riempito il cuore, non gli avevano lasciato niente d cullare. 
Ma il suo cavallo, ormai privo di morso, si arrestò dove c'era una virgola di mare che, come una mammella, si gonfiava dento una terra misteriosa che il tempo non calpestava più. 
Il Cavaliere, colto nei suoi pensieri, guardò dall'alto della falesia erosa dal sale e dalle maree, isole di acqua, trapassate dalla luce, come l'aria.  
Quando gli occhi gli restituirono alla mente ciò che il controluce gli negava, scorse lontana una figura che raccoglieva il mare con le mani. Allora, lentamente, percorse i sentieri che, ardui ed impietriti, lo conducevano giù fino a raggiungere quell'ombra. Poi, quando le fu prossimo, vide dietro di lei il tempo che nasceva, mentre l'utima lacrima del giorno le cambiava il colore della pelle e le stringeva gli occhi. 
Così, nel silenzio del mare che disegnava quelle rocce, la figura si svelò, perchè il Cavaliere le stava le stava accarezzando i capelli con le sue parole. Era una principessa di schiuma, tanto rarefatta che uno sguardo che si fosse posato su di lei per molto tempo l'avrebbe dissolta restituendola, come polvere d'argento, al mare a cui apparteneva. 
Il Cavaliere, uso alle imprese audaci non si arrese e cercò di portarla via con sè. 
La principessa di schiuma sapeva che si sarebbe annullata se ciò fosse avvenuto, ma quel cavaliere stanco e sconfitto era tanto deciso che lei si innamorò. Allora trovò il sentiero per raggiungere la terra e dolcemente si avventurò per partire con lui. 
Ma quando erano prossimi e la luna riempiva il cielo cancellando ogni luce, il Cavaliere, che sentiva la fatica di quel viaggio, si fermò a guardare il posto magico da cui si allontanava. 
Quando si riprese, il cammino davanti a lui era vuoto come i margini del sonno, perchè schiuma di mare, che seguiva il suo destino, era ritornata per sempre senza destare alcun suono, da dove era venuta. 
Il Cavaliere rimase a guardare dall'ato della falesia brandelli di luce illuminati di niente, come se avesse visto una principessa raccogliere il mare con le mani..