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la torre 
 
  
Un giorno un uomo vide una torre e, dal  basso, gli apparve infinita. Così pensò che doveva essere bellissimo ammirare da lassù tutto quello che c'era intorno. Allora si accinse a salire sebbene le scale fossero ripide e faticose. Intanto che saliva però, non gli era concesso di vedere null'altro che le mura della costruzione. Queste sicuramente non lo emozionavano perchè erano grige e senza alcun orizzonte. Ma la voglia di vedere dall'alto tutte le cose era più grande degli sforzi che lui faceva così continuò a salire. Man mano che arrampicava verso l'alto il fiato diventava sempre più debole e il cuore sempre più affannato. Ma lui pensava sempre, e sempre con maggiore ansia, a tutto quello che avrebbe visto dopo. 
Tuttavia, per quanto lui si fosse allontanato dal suolo, non riusciva a percepire nessuna luce che gli desse il segno di essere giunto alla sommità, mentre le ossa e i muscoli diventavano sempre più dolorosi. Allora si piegò sui gomiti e continuò a trascinarsi sui gradini, sostenuto solo da quella incantevole speranza.  
Quando ogni sforzo era stato fatto e non riusciva più neanche a sollevare il capo per vedere se in alto si scorgesse una luce, improvvisamente davanti a sè la luna aprì col suo riflesso il cielo. L'uomo pensò di essere finalmente arrivato, tirò il fiato all'ultimo brandello di anima che gli era rimasto cercando di spingersi fuori da quell'incubo che lui pensava essere la più bella avventura.. 
Guardò il cielo, si guardò intorno e vide davanti a sè la terra.